In occasione della ricorrenza del 25 Aprile, un nostro lettore che si firma con lo pseudonimo di Nino Dameno, ci scrive un poesia in memoria dello zio Edoardo, arrestato per rappresaglia dai nazifascisti. Deportato in un campo di lavoro forzato a Kahla (Turingia), morì a soli 32 anni nel 1944 in quell’inferno dove, per le malattie, la fame, gli stenti e le percosse morirono altri 855 prigionieri di cui 441 italiani.
Grazie al Comune di Robecco, nel Maggio 2017, ha potuto visitare e accarezzare la tomba (una fossa comune) dove è sepolto lo zio assieme ad altri 166 compagni dei quali 67 italiani.
Pubblichiamo questo brano pensando che la memoria di questi orrori e le inutili atrocità della guerra ci aiutino a respingere sempre ogni violenza e a rafforzare sentimenti di pace e di fratellanza.
AL_VIURIN