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Dai nonni ai nipoti…alla ricerca della “Giubiana”  e d’un “ Vas de tolla”

El canton del dialètt – Més de Màrz 2023
Al canton dal dialètt – Més da Màrs 2023
(le parole scritte in azzurro sono in dialetto magentino)

“La Giubiana la va a spass,
tuta bruta cui margasc*
Tuta la gent la ga va a drè
chi pica i padei chi pica i pè.
E per finila in alegria
brùsan lè e la stregoneria.”

*fusto secco del granoturco

Questi versi, tratti da una filastrocca dialettale brianzola, ci parlano della “Giubiana” da noi detta anche “Giumbiana” o “Giunbiana” e resa in italiano come “Giobbiana”.
E’ un argomento toccato in qualche puntata scorsa e che, come promesso, viene approfondito e documentato in questo mese quando, da noi, il primo giovedì di marzo  era: “al dì da la Gioeubia”.
Per la verità, nell’Italia settentrionale è una tradizione molto popolare.
La data della festa e le storie che l’accompagnano sono diverse da zona a zona pur restando in comune il similare svolgimento che culmina col rogo della “Gioeubia”, fantoccio di una vecchia strega. Falò e roghi hanno comunque una antichissima origine e nella cultura agricola simboleggiavano, col fuoco che purifica e rinnova, il passaggio dalla fredda e morta stagione invernale al risveglio primaverile.
Anche il nome “Gioeubia”, sembra rivelare rituali propiziatori pre-cristiani. Deriverebbe dal dio romano Giove, ricordato nel giorno di Giovedì, che nel dialetto milanese viene proprio detto anche Gioeùbbia.
Identificata nel tempo come figura femminile di strega e fattucchiera, attorno alla “Gioeubia o Giubiana”, sono fiorite storie fantastiche comunque tutte finalizzate a liberarsi dei suoi melefici mettendola al rogo.
Per quanto riguarda Magenta e la “Giobbiana”, si ripropone qui sotto, la copia di un articolo a firma del versato e compianto Teresio SANGALLI. Lo scritto, risalente alla seconda metà degli anni sessanta, era pubblicato sullo storico periodico cittadino “Incontri”.
Sempre in tema, pubblichiamo anche un curioso documento del 1911 in cui si invitavano i magentini a partecipare alla tradizionale fiaccolata del primo giovedì di marzo. Nel manifesto destano molto interesse anche le modalità di  svolgimento della “Giobbianata”.
Per questo articolo ringraziamo l’amico Gaetano Dell’Agnese che ci ha messo a disposizione tale rara e pregevole documentazione.
…E CHO LO SA?
Per contenere la lunghezza dell’articolo passiamo subito a questa rubrica dove il nostro “prode” Carlo (Furbelli) è ormai un ospite fisso. Lo ringrazio ancora per la  collaborazione che ci illumina sulle parole dialettali proposte… riuscirò qualche volta a metterlo in difficoltà?  Mi sembra molto difficile!
Ecco cosa ci scrive sul quesito del mese scorso:

 bernàzz – bernàsc – barnàsc
Il barnàsc! Beh, dai, è la paletta per il carbone.
Lungo una spanna e largo 10 ghèi e col manico di legno ugualmente di circa una spanna (una spanna più o meno 21 cm., 10 ghèi = 10 cm.)

Oh, adesso insaporiamo leggermente il racconto che così l’é un pó fatt = un poco insipido.
Il mio compito, da bambino, era quello di andare sotto il portico dove c’era la catasta di legna e il carbone. Riempivo la tòlla, appunto del carbone, aiutandomi con il barnàsc e la portavo in casa. Con il rampino levavo i sèrg da la stüa (i cerchi della stufa) già calda ed infuocata, ci versavo parte del carbone dalla tolla, li sistemavo un poco con la möja (con le molle) e rimettevo i sèrg.
Una grattata col rampino sotto la “camera… ardente” per darle aria e avanti così. A sera rimuovevo, nel cassetto sottostante, la cenere depositata con l’aiuto del barnàsc e la portavo nella ruèra – oggi si dice compostaggio.
Toeu sù cont i moeuj e fà via col bernàsc
Ah, ho letto anche che barnàsc deriva dal latino prunatia (m), da prüna (m) brace.

Uhm, ma par un pó catifà (mi sembra difficoltoso) passare da prüna a barnàsc anche per me che sono un amante dell’enigmistica.
Proviamoci!
prunatia > prunassia > purnassia > purnass > parnass > barnass > barnasc
Olé!!
Per questo mese propongo la strana parola dialettale: sàcàgnin…
Vorrei proprio vedere le risposte e i racconti… Grazie a tutti e alla prossima!

DAM A TRAA – Consigli
Per quanti fossero interessati a gustare la nostra parlata dialettale  e approfondire i dialetti del milanese:
RADIO MAGENTA – La Musica dal Dialet
https://soundcloud.com/radiomagenta/la-musica-del-dialetto
Carlo FURBELLI  -“Dialett dal Cason e oltar…” https://www.facebook.com/groups/dialetto.casonese

Per le vostre risposte, i vostri ricordi o gli interventi scrivete a:  https://www.facebook.com/magentanostra o info@magentanostra.it

(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- “Vocabolario Milanese-Italiano ”edizioni di G.Banfi – di F.Angiolini –  di F.Cherubini – WEB: Wikipedia – Accademia della Crusca – Canzon.Milan.it – Milano Free.it – www.sciroeu.it – foto Internet rielaborate e con autore sconosciuto)

 

Davide Cattaneo

Collaboratore di MAGENTA NOSTRA.
Membro del Consiglio della PRO LOCO MAGENTA.
Realizzatore, curatore e voce narrante della sezione "El canton del dialett".

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