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Dai nonni ai nipoti…alla ricerca delle parole perdute! (con video di “San Bias”)

Dai nonni ai nipoti… alla ricerca delle parole perdute!Quattro passi nel dialetto Milanese e Magentino – Febbraio 2021

 A la Madònna de la Serioeula  de l’Invèrna sèmm foeura, ma se pioeuv o tira vent de l’Invèrna sèmm dent  – Alla Madonna della Candelora siamo fuori dall’Inverno ma se piove o tira vento nell’Inverno siamo dentro.

Febrár piovent, el faa el vilan content.- Febbraio piovoso fa contento il contadino

L’acqua de Fevrée l’empìss el granee.- L’acqua di Febbraio riempie il granaio

El sô de Fevrée, el manda l’omm in del carlée – Il sole di Febbraio manda l’uomo nella bara.

Abbiamo iniziato questa puntata con qualche proverbio relativo al mese di Febbraio  permettendoci qualche riflessione su questi detti popolari e alcune annotazione sulle espressioni dialettali contenute.

“Al di là del tono sentenzioso, il proverbio ha una carica espressiva che trova conferma nell’etimologia (dal latino proverbium, derivato da verbum ‘parola’, con il prefisso pro-). Il proverbio è dunque «la parola», la prima cultura dell’uomo, che esplora e interpreta il mondo e affida le sue «scoperte» a ricette mnemoniche adatte alla trasmissione oraleUn repertorio pieno di buon senso, dedotto dall’esperienza e non da una «ricerca della verità», estranea ai proverbi; come dimostrano le frequenti contraddizioni.(Luigi Stadera – La verità dei Proverbi)

I proverbi quindi cercano di condensare un insegnamento, una verifica tratta dall’esperienza nata in tempi e contesti diversi a cui si adattano in una sorta di “saggezza”, “consiglio”, “riflessione” popolare da rimandare a voce. Superati dalla scrittura e travolti dalla comunicazione di oggi, restano ormai una cultura orale relegata solo nella memoria collettiva.

Ma veniamo alle espressioni dialettali contenute nei proverbi citati:

la Madònna de la Serioeula  – E’ la festa popolare della Candelora (2 Febbraio) quando tradizionalmente si benedicono le candele da cui deriva il nome, come pure Serioeula che in dialetto deriva da “cera”.

Febrár – Notare come il mese di Febbraio in milanese è detto anche : Fevrée

Carlée A parte la credenza che il sole di Febbraio faccia male alla salute, la parola: carlée che personalmente non ricordo nella parlata magentina, (letteralmente traducibile nell’italiano Carnaio) indicava un luogo di sepolture comuni ma usato comunemente nel senso di bara, cassa da morto

DERIVAZIONI – dal Francese

Questo mese vediamo come alcune parole del nostro dialetto derivino direttamente dalla lingua francese e non solo in seguito alle dominazioni subite nel nostro territorio ma anche attraverso una cultura francese ben conosciuta, parlata e condivisa nel tempo, tanto che molti francesismi restano ancor oggi nella lingua italiana (brioche, bignè, toilette, garage, gaffe, tailleur, collier, moquette, ecc. ecc.)

Ecco qualche esempio di parole dialettali derivate dal francese:

Giambòn   da Jambon = prosciutto             Büscion  da Bouchon = turacciolo

Bloeu         da Bleu = blu                                 Boffà (Magentino: Bufà)  da Bouffer = soffiare

Fatt            da Fade = insipido                         Assée   da Assez  = abbastanza, a sufficienza

Sacranòn    – usato come :   Ti te seet on sacranòn (Magentino: Ti ta sée un sacranòn)                                                                                                    – o come esclamazione: Oh Sacranòn!

In questa parola in disuso, che i nostri vecchi usavano per dire che sei un rompiscatole, una bestia, uno pesante da sopportare o più specificatamente come esclamazione per dire “Accidenti!”, “Perbacco!” ecc. il “sacranòn” è una parola desunta e trasformata nel tempo dalla interiezione francese “Sacrè nom de Dieu” che ha un simile significato esclamativo.

 …E CHO LO SA?

Per non farla lunga e visto che anche Febbraio è breve, stavolta saltiamo la GRAMMATICA e ci congratuliamo per le risposte corrette sul quesito del mese scorso: La sapé è proprio un chiavistello,  in particolare quello a sbalzo (si schiacciava una linguetta esterna che sollevava il chiavistello interno) che un tempo si usava su porte e portoncini.

Oggi vi propongo: Spuèll   …che sarà mai?

Visto poi che in questo mese a Magenta abbiamo la tradizione della Fiera e del Bacio di San Biagio, che purtroppo quest’anno non potranno svolgersi per le ragioni pandemiche, vi lascio con dei versi sulla ricorrenza del Santo e la leggenda del Panettone di San Biagio.

Buon ascolto…

(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- F.Cherubini “Vocabolario Milanese-Italiano”- WEB :Wikipedia – Dialettando.com – Canzon.Milan.it – Milano Free.it)

Davide Cattaneo

Collaboratore di MAGENTA NOSTRA.
Membro del Consiglio della PRO LOCO MAGENTA.
Realizzatore, curatore e voce narrante della sezione "El canton del dialett".

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