El canton del dialètt – Més de Màgg 2023
Al cantòn dal dialètt – Més da Màgg 2023
(le parole in azzurro sono scritte in dialetto magentino)
Màgg l’è ‘l més di ròs!
Màgg l’é al més di ròs!
Maggio è il mese delle rose!
Già lo scorso anno, in questo mese, avevamo parlato di “rose” perché Maggio è da sempre considerato il tempo della rosa, della piena rinascita e dell’amore.
Tanti e diversi sono i significati e i simboli associati a questo fiore. In particolare, la rosa è legata al mondo della femminilità, della bellezza senza tempo, dell’eleganza e dell’amore sia quello ardente e passionale che quello puro e innocente. Tra le figure femminili annoverate in questa duplicità ci sono: la dea Venere nel mondo greco-romano e la Vergine Maria in ambito cristiano.
Nel mondo classico, la bellezza della rosa, unita alla sua caducità, l’hanno resa immagine della sensualità e dell’amore passionale, ma anche della vanità umana e della decadenza. La simbologia tra morte e rinascita conferita alla rosa, tanto splendida quanto delicata, ha trovato ulteriore conferma nel mondo romano, dove venivano festeggiati i “Ròsalia”, una festa delle rose dedicata al culto dei morti.
Nella visione cristiana Maria è la “Rosa Mistica” rappresentazione del suo concepimento senza peccato, della sua Verginità e della bellezza che le proviene dall’Amore di Dio. Le rose sono presenti anche ai piedi della Madonna nelle sue apparizioni più famose (Lourdes,Fatima, ecc.) e la recita stessa del “Rosario” è una preghiera come corona di rose a Lei offerta.
Nella vita dei Santi poi, sono innumerevoli i miracoli che hanno come protagonista questo fiore, come nel caso di S. Elisabetta d’Ungheria, S. Isabella del Portogallo o S. Zita che, scoperte nel sottrarre cibo da portare ai poveri, viene loro chiesto di mostrare quanto avevano nascosto e… le vivande diventano rose.
La “Novena delle Rose” riguarda invece Santa Teresa di Lisieux che, dopo la preghiera di nove giorni a lei dedicata, può sancire il suo intervento miracoloso lasciando una rosa o un sua rappresentazione
Anche nella vita di S. Francesco troviamo delle rose. Secondo la tradizione, durante una notte di tentazione il Poverello si gettò tra i rovi che crescevano in quel luogo. Questi, miracolosamente, a contatto con il corpo del santo, si sarebbero trasformati in rose senza spine, dando origine alla Rosa Canina Assisiensis, che ancora oggi fiorisce solamente alla Porziuncola.
Finiamo questa breve rassegna su questo fiore con una delle figure più amate per il suo legame con le rose: Santa Rita da Cascia che si festeggia proprio nel Mese di Maggio (giorno 22).
La rosa e il miracolo della sua fioritura invernale, anche qui, rappresentano l’amore di Dio per Rita e la capacità di Rita di intercedere per cause perse o casi impossibili. S. Rita è spesso raffigurata con delle rose e nel giorno della sua festa, nei santuari a lei dedicati e nelle chiese (in particolare da noi era nel Santuario dell’Assunta) , vengono benedette delle rose da distribuire ai fedeli come segno propiziatorio di favori da parte della Santa.
La tradizione vuole che dal corpo di Santa Rita si sprigioni un aroma di rose, ogniqualvolta sia fautrice di un miracolo… e da questa annotazione prende spunto l’ultima curiosità sulle rose e sul loro profumo. Non a caso si è coniata l’espressione: “essere in odore di santità”. Spesso la vita e la presenza di Santi o di persone speciali viene rivelata proprio da un delicato effluvio di rose…guardatevi attorno se vi dovesse capitare di sentirlo!
LINGUA : Ròsa rossa (letta roeusa russa) Rosa rossa
Proseguendo sul tema del fiore di Maggio con una bella rosa rossa, cerchiamo in questa puntata i modi di dire e le espressioni che in dialetto coinvolgono ròsa (rosa) e il colore ross (rosso):
Parì ona ròsa (paré ona ròsa) – essere giovane e fiorente di salute;
No gh’è ròsa sénsa spìn – non ci sono cose buone senza qualche pena;
Vèss mìnga in d’on lètt de ròs – non trovarsi bene;
Vedè ròsa – guardare con ottimismo;
Fà come l’acqua de ròs – fare come l’acqua di rose, essere poco incisivo.
Vèss biànch e ross – essere bianco e rosso, essere in salute;
Ross d’oeuv – rosso d’uovo, tuorlo;
Fa vègnì ross – arroventare;
Diventà ross – diventare rosso, arrossire;
Che trà del ross – colore rossiccio;
Ciapà del ross – iniziare a diventar rosso, rosseggiare;
Ross de séra bel témp se spéra – rosso di sera bel tempo si spera;
Diventà ne ross ne smòrt – chi non cambia colore dicendo bugie o ascoltando rimproveri
MODI DI DIRE – Tirà giò la clèr
E’ un francesismo. Dalla Francia infatti, nei primi anni del novecento, fu introdotta a Milano la saracinesca pieghevole per i negozi, quella denominata “éclair” (veloce). Da subito i bottegai, quando giungeva l’ora di chiusura dicevano ai loro garzoni: “Và a tirà giò la clèr, che l’è ora de andà a cà!”. Per estensione, questo modo di dire venne usato per indicare che si finisce un lavoro o si chiude una attività. Si usa inoltre anche quando si vuole rispondere negativamente ad una richiesta o quando non si vuole parlare di qualcosa… quindi: “Se tira giò la clèr, e basta!”
…E CHI LO SA?
Ormai è un piacevole dialogo continuo col nostro Carlo (Furbelli) che ringraziamo per la costanza e che ad ogni mese ci regala la sua dotta interpretazione delle parole dialettali proposte. Nello scorso mese erano state indicate due parole tipiche della nostra zona: Barfùi e Barfuion.
Ecco cosa ci scrive:
“Io ho sempre detto sbarfüi e sbarfuià ma sappiamo che i nostri dialetti variano notevolmente anche a breve distanza e a Milano dicono, o meglio dicevano, farfoià e farfojon.
In italiano fa farfugliare.
Si dice che venga dallo spagnolo “farfullar” – “borbottare”, parlare in modo poco intelligente smozzicando le sillabe.
E il Pascoli parlando del vento:
Il vecchio tramontàno anche lui ruma
qua ne’ frondai gridando e farfugliando.”
La parola dialettale proposta in questa puntata è : sàlt-de-gàtt.
Cosa farà mai un salto di gatto nel nostro dialetto? A noi maschietti forse desta qualche ricordo di ragazzini in estate… e a voi?
Resto sempre in trepida attesa di leggere le vostre risposte e i vostri ricordi!
Damm à trà… Consigli
Per quanti fossero interessati a gustare la nostra parlata dialettale e approfondire i dialetti del milanese:
RADIO MAGENTA – La Musica dal Dialet
https://soundcloud.com/radiomagenta/la-musica-del-dialetto
Carlo FURBELLI -“Dialett dal Cason e oltar…” https://www.facebook.com/groups/dialetto.casonese
Per le vostre risposte, i vostri ricordi o gli interventi scrivete a: https://www.facebook.com/magentanostra o info@magentanostra.it
(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- “Vocabolario Milanese-Italiano”edizioni di G.Banfi – di F.Angiolini – di F.Cherubini – WEB: Wikipedia – Accademia della Crusca – Canzon.Milan.it – Milano Free.it – www.sciroeu.it – foto Internet rielaborate e con autore sconosciuto)