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Dai nonni ai nipoti…alla ricerca delle parole perdute  e dell’ultima “Cazzoeula”

El canton del dialètt – Més de Febràr (Fevrée) 2023
Al canton dal dialètt – Més da Febràr 2023
(le parole scritte in azzurro sono in dialetto magentino)

A la Madònna de la Serioeula  de l’Invèrna sèmm foeura, ma se pioeuv o tira vent de l’Invèrna sèmm dent .
Alla Madonna della Candelora siamo fuori dall’Inverno ma se piove o tira vento nell’Inverno siamo dentro.
El dì de San Bias se benediss la gola e el nas.
Al dì da San Bias sa benediss la gura e al nas.
Nel giorno di San Biagio si benedice la gola e il naso
A San Valentin, la primavera l’è visin.
A San Valentino, la primavera è vicina.

Questi tre proverbi ricordano alcuni appuntamenti fissi che il mese di Febbraio ci riserva.
Il giorno 2 è la festa della Candelora, nome con cui è popolarmente conosciuta la festa della Presentazione di Gesù al Tempio detta, una volta, Festa della Purificazione della Beata Vergine Maria.
Il nome Candelora deriva proprio dai riti svolti in questa ricorrenza con la  benedizione e l’accensione di candele a simboleggiare Gesù “luce che illumina le genti“, come l’aveva definito il vecchio Simeone al Tempio.
Le tradizioni per questa festa sono varie in tutto il Paese e da noi tali candele, dopo la cerimonia, venivano portate a casa e utilizzate il giorno seguente, 3 Febbraio Festa di San Biagio, per la rituale benedizione della gola, come ci ricorda il proverbio riportato sopra.
Da noi, tali benefici sulla gola e sul naso, vengono elargiti dal Santo, anche seguendo l’usanza di mettere da parte una fetta di panettone, aperto a Natale, per consumarla in questo giorno a lui dedicato.
Per Magenta, San Biagio è altresì sinonimo di Fiera, antichissima tradizione divenuta ormai solo un grande mercato di generi vari. Tra gli effluvi d’olio bollente per le frittelle, oggi, riemerge il ricordo della fragranza dolciastra del “crucant ” fatto al momento e dello zucchero filato, tirato e lavorato a mano. Si è perso anche il richiamo dei “Marunatt ” che percorrevano intabarrati la Fiera con lunghi “firòn da castègn” sulle spalle.
In qualche angolo però, resistono ancora i profumi della polenta che cuoce sul fuoco vivo accanto al ribollire della “busécao dell’ultima “casoeura ” di stagione.
El quattòrdes l’è san Valentin e gh’emm la primavera de visin
Questa data infine, è molto conosciuta in quanto il giorno di San Valentino è divenuto “la festa degli innamorati” …molto popolare perché incentivata e molto sfruttata ai fini commerciali..
Il proverbio però va oltre e s’apre ad una attesa: la primavera che s’avvicina. Accogliamo dunque questo giorno come un lieto annuncio dopo i rigori invernali!

 LINGUA : busècch / busécch  – intestini  (trippa – busèca/buséca)
Prendendo spunto dal tipico alimento, che continua ad essere consumato in questo periodo invernale, è interessante vedere come  la parola viene usata nelle frasi del nostro dialetto milanese:
cavà i busècch = levar le budella, ammazzare.
vegnì i buisècch in boca = sentirsi lo stomaco sconvolto.
pèrd i busècch = quando da qualche strappo vien fuori il ripieno.
andà giò i busècch de là fàmm = avere molto appetito.
avègh i busècch che barbòta = avere aria nell’intestino.
fà trà sù anca i busècch = vomitare intenso, persona o discorso irritante.
sèntiss riscià sù i busècch = sentirsi agghiacciare, spaventarsi.
fà riscià sù i busècch = far venire il mal di pancia (es.di chi suona male)
tirà la caròsa coi busècch = essere nobile decaduto, essere al verde.
busèchée = trippaio.
busèchitt = sanguinacci.
busècon = persona agiata o anche persona grassa.
 

MODI DI DIRE :”Faccion de tromba”.
La tromba, in milanese, è la pompa a mano per l’acqua che si trovava nei cortili delle case.
Ancora oggi a Milano l’idraulico viene detto trombee.
Di solito l’acqua, che veniva aspirata dal pozzo con la tromba, sgorgava da un grosso cannello di ottone o di bronzo piazzato nella bocca di un grande faccione di pietra, che aveva la funzione di abbellire la fontana e proteggere il muro dagli schizzi. Sorse così il detto “faccion de tromba” che si rivolgeva, per canzonarle, alle donne troppo grasse, con le guance polpose e abbondante pappagorgia.
(da Gianfranco GANDINI – Accademia del Dialetto Milanese – www.sciroeu.it)

 …E CHO LO SA?
La parola proposta il mese scorso era : gandólla – nel nostro dialetto magentino gàndula o gandùla (sentito proprio con due accenti diversi e a volte con due diversi significati).
Chi ovviamente poteva rispondere correttamente e con dovizia di particolari? Senza dubbi il nostro caro amico Carlo (Furbelli) che simpaticamente ci scrive:
Gandóllagandul
Ecco, andiamo subito al nocciolo della questione.

Ooops, gandólla è, in botanica, appunto, il nocciolo.
Gandólla de persich – nocciolo di pesca
E di significati ne ha diversi
Cascià gandoll – piantar carote, che equivale a raccontar frottole.
Gandulla che deriva dallo spagnolo gandul e, a sua volta, dall’arabo ghandua significa sempliciotto o balordo.
E nel 1886 c’era perfino una commedia in tre atti: El zio Gandolla.
Però il detto classico è: Grànd, gròs e ciula, piscinìn e gandùla.
Il significato è intuitivo.

Aggiunge Nanni Svampa cantando:
Mi son pù on gandólla, mi sont on malnat.E mi ricordo, quando lavoravo a Milano in San Babila nel 1970, la mia collega Sandra diceva del capufficio: l’é on gandólla… non particolarmente entusiasmante, direi!
Finiamo con la parola dialettale da ricercare in questo mese, forse pochi se ne ricordano eppure…  parliamo di : bernàzz – bernàsc – barnàsc
Forza! Ci aspettiamo tante risposte ma soprattutto tanti ricordi, sapendo che:
Febrár l’è curt, ma l’è pesg d’un turc.
(per i freddo inteso…crudele!)

Dam a traa… Consigli
Per quanti fossero interessati a gustare la nostra parlata dialettale  e approfondire i dialetti del milanese:
RADIO MAGENTA – La Musica dal Dialet
https://soundcloud.com/radiomagenta/la-musica-del-dialetto
Carlo FURBELLI  -“Dialett dal Cason e oltar…” https://www.facebook.com/groups/dialetto.casonese

Per le vostre risposte, i vostri ricordi o gli interventi scrivete a:  https://www.facebook.com/magentanostra o info@magentanostra.it

(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- “Vocabolario Milanese-Italiano ”edizioni di G.Banfi – di F.Angiolini –  di F.Cherubini – di C.Arrighi WEB: Wikipedia – Accademia della Crusca – Canzon.Milan.it – Milano Free.it – www.sciroeu.it – foto Internet rielaborate e con autore sconosciuto)

 

Davide Cattaneo

Collaboratore di MAGENTA NOSTRA.
Membro del Consiglio della PRO LOCO MAGENTA.
Realizzatore, curatore e voce narrante della sezione "El canton del dialett".

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