El canton del dialètt – Més de Febràr (Fevrée) 2022
Al canton dal dialètt – Més da Febràr 2022
(le parole in blu sono in dialetto magentino)
San Bìas el benedis la gola e ‘l nas (San Biagio benedice la gola e il naso)
San Bìas al benedis la gura e al nas
Non si poteva iniziare questo mese senza ricordare che il giorno 3 Febbraio è San Biagio.
Per noi magentini, questa è una festa particolarmente sentita e quest’anno, dopo le restrizioni per la pandemia, si riprende finalmente la tradizionale Fiera anche se non sarà ancora possibile “andà a basà”!
Era infatti consuetudine recarsi nella chiesina delle Canossiane, per una preghiera e per baciare la reliquia del Santo confidando nella benedizione che il proverbio cita.
Nel giorno della festa del Santo, un gesto propiziatorio viene comunque già compiuto durante la colazione mattutina e consiste nel “puciaa in dal lacc” come tradizione comanda, una bella fetta di panettone, opportunamente accantonato alla fine del pranzo di Natale.
La pratica e i momenti del Bacio alla Reliquia di certo sono fissati nella memoria di molti. Rivedo la lenta fila snodarsi verso l’altare dove troneggia il grande quadro del Santo. Sulle pareti della chiesa due imponenti dipinti raccontano momenti salienti della sua vita e accompagnano il procedere, incutendo rispetto e devozione. In cima alla fila solitamente due suore: una, recita la formula di benedizione e, passato un …casto panno sul vetro della reliquia, la porge al bacio dei fedeli. L’altra distribuisce santini accanto al cesto delle offerte… resisto alla tentazione di continuare il racconto delle immagini, dei sapori, delle voci che la festa, la fiera, riporta alla mente e…andiamo avanti ancora con San Bìas
Sì, perché San Biagio, con la sua “un’ ura in pas“, ci annuncia l’allungarsi dei giorni, ci sollecita la voglia di luce, il desiderio di uscire dall’inverno perché: “ da San Bias al frecc l’é ras”
cioè il maggior freddo è …forse passato e a scaldare il cuore, in attesa della primavera, ci pensa San Valentino (14 Febbraio) in quanto :”A San Valentin gh’emm la primavera de visin” e si festeggiano gli innamorati !
MODI DI DIRE : parliamo del numero Quàtter (Quattro)
E’ particolare come questo numero sia entrato in tutta una serie di modi di dire e definizioni dialettali, mediate poi anche in italiano, per indicare svariate logiche di quantificazione. Vediamo alcuni esempi:
come dùu e dùu fa quatter – dare certezza o verità a qualcosa
daghen quatter – dare delle botte
dighen quatter – redarguire
in quatter paròll – riassumendo
in quatter gàtt – in pochi
fà quatter paròll – fare una breve chiacchierata
fà quatter pass – fare una breve passeggiata
fà el diàvol a quatter – fare una scenata, un parapiglia
fàss in quatter – prestarsi con grande premura
mangià quatter càstègn – mangiare poche castagne
Resta poi… “on liter in quatter” – “un litar in quatar” – (un litro in quattro)
Cosa sarà mai? Beh, la storia è questa. In Piazza della Scala a Milano c’è un monumento che raffigura Leonardo da Vinci attorniato da quattro dei suoi allievi prediletti (Andrea Salaino, Cesare da Sesto, Giovanni Antonio Boltraffio e Marco d’Oggiono)
“Giuseppe Rovani, scrittore e docente di letteratura, che fu vicino agli ambienti della Scapigliatura milanese, e grande bevitore, quasi in dispregio a chi vi si dissetava, definì l’opera in modo lapidario: On liter in quatter, paragonando Leonardo a una bottiglia da litro e i suoi quattro discepoli ai quattro bicchieri, come si vedeva spesso in quell’epoca nelle osterie. I milanesi, che sono soliti acquisire subito i vari soprannomi adottarono quindi la definizione data dal Rovani facendola propria”.(di Gianfranco GANDINI su “IL GIORNO”)
…E CHI LO SA?
Nell’articolo di Gennaio la parola proposta per la ricerca era: maschèrpa.
Definizione probabilmente già sentita da molti ma senza saperne magari derivazione e significato.
Il nostro lettore Carlo Furbelli che ormai dovremmo insignire dell’attestato di “Solutore Ufficiale”, così ci scrive:
“Dai, maschèrpa è facile… anche mascarpa, è la ricotta però i profumi e i sapori miti e dolci sono più pronunciati rispetto a quelli della ricotta.
In sostanza è un formaggio magro ottenuto dalla ricottura del siero di latte rimasto dalla fabbricazione del formaggio.
Per apprezzarla al meglio consiglio di consumarla con il pane o con le patate lesse… per quelle più vecchie ooops più stagionate è buona cosa accompagnarle con miele o confetture.
Curioso è, anzi era, il detto “restà lì come quèll de la maschèrpa” (come quèll de la cispa)… restare allibiti, rimanere male (probabilmente perché la cispa – la magélla nel nostro parlare) può offuscare la vista.”
Scusandomi di tralasciare altre sue considerazioni legate al significato del detto riportato, è interessante la ricerca fatta in merito alla possibile origine di questo modo di dire:
“Il detto “restà lì come quèll de la maschèrpa o del mascarpon” risale alla dominazione austriaca, quando si dice che un tizio fosse solito evitare di pagare il dazio per l’importazione in città di generi alimentari nascondendoli sotto un voluminoso cilindro sul capo. Un giorno però incontrò una bella signora, si levò il cappello in segno di galante riverenza e fece cadere a terra il mascarpone celato, svelando alle guardie il suo trucco”.
Per finire, la parola dialettale, proposta in questo mese, ha diversi significati ed è interessante se proviamo a scoprirli tutti : bàslèta
Confido sempre nelle leggere le vostre risposte e i vostri ricordi in merito…
DAM àtrà… Consigli
Per quanti fossero interessati a gustare la nostra parlata dialettale e approfondire il dialetto milanese:
RADIO MAGENTA – La Musica dal Dialet
https://soundcloud.com/radiomagenta/la-musica-del-dialetto
Per le vostre risposte, i vostri ricordi o gli interventi o le richieste scrivete a: https://www.facebook.com/magentanostra o info@magentanostra.it
(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- “Vocabolario Milanese-Italiano” edizioni di G.Banfi – di F.Angiolini – di F.Cherubini – WEB: Wikipedia – Accademia della Crusca – Canzon.Milan.it – Milano Free.it – www.sciroeu.it – foto Internet rielaborate e con autore sconosciuto)