El canton del dialètt – Més de Ottober
Al cantòn dal dialètt – Més da Utubar
(le parole in azzurro sono scritte con la pronuncia dialettale magentina)
San Dionis el va in ciel con la sua valίs
San Diunis al va in ciel cun la sua valis
A dire il vero, i vecchi proverbi a volte ci stupiscono… qui è tirato in causa San Dionigi che si festeggia il 9 di Ottobre, il quale sembra mettersi in valigia l’estate e partire verso il cielo lasciando il posto all’autunno. Il motivo di tale proverbio e perché proprio in questa data venga indicato l’arrivo dell’autunno… non ci è dato di sapere. Forse con la “valis” si è solo cercata la rima col Santo per indicare che ormai la nuova stagione sta avanzando e che ad Ottobre :
“El Sô el và giò a la bonòra, e i giornaa se fann semper pussee scur.”
(Il sole tramonta presto e le giornate si fanno più corte e scure)
Attraverso il dialetto dei proverbi è comunque possibile ripercorrere e far conoscere un mondo perduto, una cultura semplice legata all’esperienza quotidiana, alla terra e all’uomo con i suoi limiti. Il tempo era segnato dall’incedere delle stagioni e dai santi del calendario con le previsioni meteorologiche a loro attribuite, i consigli sulla semina, sul raccolto… e Ottobre non fa eccezione:
Per santa Teresa se somenna a la destesa. (15 Ottobre)
Per Santa Teresa si semina abbondantemente.
Se fa bèll el dì de san Gall, el fa bèll finn’a Natal. (16 Ottobre)
Se fa bel tempo il giorno di San Gallo, ci sarà bel tempo fino a Natale.
Ò bagnaa ò sutt, per san Luca somenna tutt. (18 Ottobre)
O bagnato o asciutto, per San Luca semina tutto.
Ottober l’è el mes che se pertega i rogor, per fann i giand de dà ai porscel
Ottobre è il mese in cui si abbacchiano le ghiande dalle quercia per darle ai porci.
LINGUA : “dent per dent”
Nel video di questo mese: “Ottober”, (sonetto scritto e recitato dall’Autore, poeta, insegnante e maestro nell’uso del dialetto milanese) c’è un’espressione interessante, tipica della nostra parlata: “dent per dent” .
Lo scorso mese abbiamo parlato dei diversi utilizzi della parola “oeucc” – occhio. Qualcuno potrebbe pensare che dopo occhio (per occhio) ci sia proprio “dent per dent”… ma non è il nostro caso! In verità “dent”, in dialetto, vuol dire anche dente mentre qui invece parliamo dell’avverbio o preposizione dent – denter che significa dentro.
Vediamone l’uso e alcuni modi di dire partendo proprio da: “dent per dent” che in italiano si traduce “di tempo in tempo” o “ di quando in quando”.
andà in dent – rientrare
andà dent/denter – entrare, cascarci
borlà dent – incappare, incorrere
dàg dent – lavorare con solerzia
mètes dent – partecipare, associarsi
mètes dent cont i man e cont i pee – essere pienamente coinvolto
voltà dent – avvolgere, avviluppare
dent per el dì – nella giornata, in giornata
tirà dent – impigliare, ritirare, raggirare
fà dent e foeura – contraddirsi, non essere sempre lucido di mente
dent o foeura – si o no, decidersi
vèssegh dent anca chi l’ha faa – esserci dentro anche chi l’ha fatto, usato sia per la maestria dell’oggetto oppure per il peso dello stesso!
MODI DI DIRE : ” Var pussee on andà che cent andemm.”
Questo detto, ancora largamente in uso, è fra i più rivelatori del carattere dei milanesi, della loro intraprendenza. Tradotto letteralmente significa “Vale più andare che dire andiamo”, ma il testo racchiude in sé due concetti, il primo è che l’azione è sempre preferibile alle titubanze e il secondo è insito nell’accento individualistico espresso nell’andà contrapposto al plurale andemm. Meglio da soli che in compagnia di altri, per chi conosce Milano comprende bene come il detto interpreta lo spirito milanese.
(da Gianfranco GANDINI – Accademia del Dialetto Milanese – www.sciroeu.it)
…E CHI LO SA?
La parola dialettale proposta il mese sorso era: “firifiss…”. In effetti è una parola sentita ma poco utilizzata dalla nostra parlata tanto che il nostro attento e attivo lettore Carlo FURBELLI ci scrive:
Questa non la sapevo. Poi ho provato a scriverla in corsivo… a scriverla, neh! non a pronunciarla.
Ecco mi è venuto fuori un ghirigoro quasi uno spegasc… si l’é propi lü, è un ghirigoro arabesco.
E così riporta l’antico vocabolario del Cherubini ..
“Tratteggio o intrecciatura di linee fatto a capriccio di penna, usato per lo più nella soprascrizione delle lettere, e fra noi dicesi di quello che si fa alle firme, e anche più propriamente la firma stessa che appongono i notaj agli atti pubblici, alla quale sogliono preporre il Vidisse fieri, da cui forse storpiarono i Milanesi questa loro voce in firifiss.”
“Per firma el fa on firifiss che nissun capiss.”
Dai, adesso prendiamo una penna d’oca, una stilografica ma ga va ben anca una biro e facciamo la nostra firma arzigogolandola… et voilà t’el chi el firifiss!
Ringraziando l’amico Carlo per il puntuale e prezioso contributo, ho anche casualmente rintracciato, con le stesse citazioni, la seguente gustosa definizione postata in dialetto:
“FIRIFISS “
El sò significaa l’è “ghirigoro – arabesco”. Ma da indoe la gh’ha origin ‘sta manera de dì? Quèsta paròla l’era doperada da i nodar che tanti ann fa eren sòlit mètt on spegasc denanz de la firma per confermà che aveven vist la stesura del document ò de l’att. El spegasc l’era la scritta “vidisse fieri” che poeu dal popolin l’è sta corròtt in “firifiss”.….
(da Intermezzo di Edoardo Bossi – Accademia del Dialetto Milanese – www.sciroeu.it)
Questo mese anziché una parola, vi propongo di trovare il significato di un modo di dire, forse politicamente poco corretto, ma che rientra nell’ironia tipica del modo dialettale di vedere cose e persone : “el lattée con la caldarina”
Cosa significa, cosa rappresenta, quando si usava tale espressione?
In attesa di leggere gustose risposte e ricordi… a tutti un Buon Ottobre!
DAM A TRAA… Consigli
Per quanti fossero interessati a gustare la nostra parlata dialettale e approfondire i dialetti del milanese:
RADIO MAGENTA – La Musica dal Dialèt
https://soundcloud.com/radiomagenta/la-musica-del-dialetto
Carlo FURBELLI -“Dialètt dal Cason e oltar…” https://www.facebook.com/groups/dialetto.casonese
Per le vostre risposte, i vostri ricordi o gli interventi potete scrivere a: https://www.facebook.com/magentanostra o info@magentanostra.it
(bibliografia: C.Beretta “A lezione di grammatica Milanese”- C.Comoletti “I mestee de Milan”- “Vocabolario Milanese-Italiano” edizioni di G.Banfi – di F.Angiolini – di F.Cherubini – WEB: Wikipedia – Accademia della Crusca – Canzon.Milan.it – Milano Free.it – www.sciroeu.it – foto Internet rielaborate e con autore sconosciuto)