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Il fulmine e il Redentore (testo e podcast)

Testo di Angelo Ceriani pubblicato su MAGENTA NOSTRA n. 2 marzo 1994 

Cronaca di un intervento unico effettuato dai pompieri magentini il 15 agosto 1937 alle ore 8:00

Nel corso di un violento temporale notturno, una scarica atmosferica colpì la statua del Redentore ubicata in cima alla cupola della Basilica; tale scarica perforò il rivestimento in rame che rivestiva la statua in legno incendiandola. Il legno della statua bruciava con lenta combustione. Il giorno seguente, Ferragosto, alcuni fedeli entrando in Chiesa, furono colpiti da alcuni tizzoni accesi caduti dall’alto. Avvertito il Parroco, Monsignor Crespi e capito di che cosa si trattava, vennero chiamati i pompieri. 
Arrivati sul posto, il capo squadra Olgiati Bartolomeo detto “Bartoulin”, il pompiere Colombini Francesco ed il pompiere Cattaneo Giuseppe detto “Campee” (vecchia gloria della Magentina Calcio anni 1920) entrambi muratori, utilizzando le scale interne della cupola, salirono fino ai basamento del Redentore e da lì poterono constatare che era la testa della statua che stava bruciando. La statua era alta circa quattro metri per cui per poter arrivare alla testa dove covava l’incendio, fu necessario usare la scala a ganci in dotazione all’autopompa. Agganciatola sulle spalle della statua, Bartoulin salì, con il picozzino allargò il foro provocato dal fulmine, vi introdusse acqua contenuta in un secchio, potendo così spegnere l’incendio in atto. Bartoulin data la precarietà della posizione dove si trovava, non poté evitare di subire delle ustioni al petto e alla mano sinistra quindi una volta sceso a terra dovette passare in ospedale per essere medicato. Inoltre ci si rese conto poi che la base metallica della statua era corrosa dal tempo per cui poteva anche cadere se sollecitata ulteriormente. 
La statua si trova a circa quaranta metri da terra. Come un buon capo, il primo a rischiare fu proprio il buon Bartoulin e come ringraziamento, una volta tornato a casa, dovette subire rimbrotti della moglie che da terra aveva seguito tutte le evoluzioni del marito.

Laura Invernizzi

Membro del Consiglio della PRO LOCO MAGENTA
Giornalista, realizzatrice e voce narrante della sezione "Podcast"

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