È il mese in cui si consolida la primavera e speriamo che si consolidi pure l’uscita dalla brutta stagione che viviamo dal febbraio dello scorso anno.
Viviamo qualche timida apertura, sorretta da un ‘rischio calcolato’ e speriamo da adeguati comportamenti da parte di tutti noi. Si moltiplicano gli appelli a tener conto che il virus è ancora qui, che la campagna vaccinale ha preso slancio, ma siamo ancora assai lontani dal ‘liberi tutti’.
La pandemia poi riguarda l’intero mondo e il virus non si potrà considerare vinto fintanto che esisteranno aree in cui avrà campo libero, potrà riprodursi causando morti e creando varianti…
Insomma sarà ancora lunga: mascherine, distanziamento, precauzioni ci accompagneranno ancora per un lungo tempo; però già la parziale libertà di questo periodo ci sembra d’oro!
Una primavera! Un annuncio di bella stagione che speriamo tutti sarà confermata e non interrotta da tardive gelate! Stagione di ripresa…ragionata ma fiduciosa!
Torniamo alle buone abitudini delle relazioni interpersonali, riprendiamo -piano piano e, mi raccomando, in sicurezza- a frequentarci, a coltivare il clima di fervore culturale ‘di prima’.
Anzi, maggiormente motivati di prima a considerare quanta parte della nostra vita si sostanzia nei rapporti sociali così sacrificati nei lunghi tempi del lockdown.
E, tanto per cominciare, voglio sottolineare la possibilità di finalizzare parte delle risorse che giustamente trasferiamo allo Stato, pagando le odiate tasse (piccolo inciso: che ne sarebbe stato di tutti noi -in frangenti come questi- senza ‘lo Stato’?. Pensiamoci!).
Dunque: si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi. A valle del calcolo di quanto è giusto che ognuno di noi corrisponda e senza che ciò costituisca un aggravio per noi (non un euro in più pagheremo per quanto sto sollecitando!) potremo fare (o non fare; ma perché?) quattro scelte distinte e non alternative. Potremo cioè destinare alcune somme a quattro ‘canali ‘ diversi, senza che ciò comporti un esborso in più rispetto a quello calcolato come nostro contributo al funzionamento dello Stato (tasse).
Abbiamo possibilità di destinare l’otto per mille allo Stato perché lo destini a scopi di interesse sociale o a carattere umanitario; oppure assegnarlo ad una confessione religiosa.
In aggiunta potremmo destinare anche un cinque per mille ad una delle Associazioni evidenziate in una particolare lista (per Magenta, tra le altre, l’Associazione Pietre Vive che si prefigge il restauro del Santuario dell’Assunta). Oltre a queste e aggiuntivamente potremmo destinare il due per mille ad un Partito Politico a nostra scelta. Infine -ed è l’ultima freccia al nostro arco- ad una delle molte Associazioni Culturali (ad esempio noi, la Pro Loco Magenta, a Totem a….qui l’elenco è lunghissimo e dovremo sceglierne una solamente).
Come fare? Basterà firmare uno degli appositi spazi previsti nel modulo di calcolo delle tasse e riportare il codice fiscale dell’Ente o Associazione a cui abbiamo scelto di destinare quei fondi. È semplice e non costa nulla. Ma può portare vantaggi non trascurabili a chi si impegna per rendere il clima socio-culturale più fecondo. E adesso sappiamo bene che ‘non di solo pane’ si vive!
