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Natale coi tuoi….

Era solo -fin qui- un suggerimento per gustare il ‘sapore’ più autentico di questo momento, che è da cercare nel calore dalla più ristretta cerchia degli affetti.

Adesso è un consiglio perentorio! e con l’avvertenza che la cerchia sia assai ‘ristretta’…non più di otto persone, e meglio se ancor meno!

È un anno così… l’avevamo iniziato con l’annullamento delle stagioni musicali e teatrali, dei corsi dell’Università del Magentino. Poi un ‘4 giugno’ praticamente simbolico in pochi e ben distanziati all’Ossario, sfruttando un periodo che tutti speravamo fosse un ‘ritornar a riveder le stelle’ e invece s’è rivelata solo una momentanea tregua. Così niente Festa di San Martino, con la proclamazione del San Martino d’oro, niente cena sociale della Pro Loco (e delle tre bande cittadine che non faranno neppure i tradizionali concerti di Natale), niente auguri con la distribuzione dei tradizionali panettoni agli anziani cittadini e non ci saranno neanche quelli che da oramai una trentina d’anni ci scambiamo la sera del 24 in piazza con una fetta di panettone ed un bicchiere di spumante. Guai!

I tanti momenti di partecipazione e di convivialità che danno sapore al vivere in questa nostre comunità, ad uno ad uno, sono venuti -quest’anno- tutti a cadere.

Ci consoliamo tutti surrogando con videoincontri sul web…ma volete mettere guardarsi veramente negli occhi cos’è? E stringersi la mano? Mai! Ma quella ‘gomitata’ o anche il finto pugno-con-pugno con cui dovremmo di sostituirla…che significa?

Da ex insegnante e dunque essendo stato a contatto con giovani, ho osservato e apprezzato il loro modo di salutarsi abbracciandosi e spesso baciandosi. Bellissimo, l’abbraccio soprattutto. Quale gesto potrebbe meglio significare contatto e vicinanza non solo fisica? Protezione ed affetto; dato e ricevuto.

Adesso è un attentato alla salute!

Passerà. Ce lo ripetiamo spesso che dobbiamo ‘convivere col virus’. Io invece mi dico che dobbiamo sopravvivere al virus per dimenticarci del ‘distanziamento’ e tornare ad abbracciarci!

Tornare alle nostre relazioni sociali, ai dibattiti, conferenze, concerti, spettacoli, agli incontri quanto più numerosi e affollati possibile!

‘Lontano dagli occhi, lontano dal cuore’ recita un vecchio adagio, e in effetti…il grosso rischio è farci il deserto attorno: il virus non avrà vita facile, ma inaridiremo anche noi!

C’è un grande dibattito per ’dosare’ il giusto rapporto tra confinamento e attività, tra chi chiuderebbe tutti in casa e chi aprirebbe negozi, bar, ristoranti e (siamo in inverno) piste per sciatori come (d’estate) le sono state le spiagge… contrapponendo il ‘morire di virus’ al ‘morire di fame’ per chi -con la ‘chiusura’- vede venir meno le risorse indispensabili per vivere.

Io sottolineo anche il rapporto problematico tra confinamento e attività delle Associazioni. Tutte: di utilità sociale, culturali, sportive…tutte. Praticamente sono quasi tutte ferme, salvo -purtroppo- quelle che affiancano i servizi sanitari. Per le altre niente attività, e questo significa l’affievolirsi della fiammella che le tiene vive.

Fiammella che a tutti i costi però non deve spegnersi: che sarà altrimenti quando arriverà il momento del “…a pasqua con chi vuoi” (la pasqua in minuscolo, non già la Pasqua dei credenti, ma la primavera della rigenerazione)? Ci ritroveremmo in salute, ma tristi e soli nel deserto della vita sociale.

Fortunatamente credo ci sia un potente antidoto: non potendo godere della vicinanza fisica, decuplicare tutte le ‘azioni di vicinanza’ sociale. Aiutare con testa, braccia e/o…sostanze chi ha cura dei purtroppo tanti che si sono trovati in questo frangente a scoprire quanto precarie possano diventare -talvolta- le condizioni di esistenza che sino a poco prima erano tranquille; magari addirittura agevoli.

Auguri dunque per un Natale più di sentimenti che di feste e cenoni ; ‘raccolto’ ma d’occhio vigile e di aperto cuore a chi è in difficoltà e magari ci sta vicino (anche se mai a meno di un metro).

Oliviero Trezzi

Direttore di MAGENTA NOSTRA.
Vicepresidente della PRO LOCO MAGENTA.

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