Il progetto ad impatto zero degli studenti della “F. Baracca”
MAGENTA – La felice idea di questa iniziativa nasce come sintesi e traguardo di lezioni, attività interdisciplinari e laboratori, di matematica e scienze, tecnologia, lingue straniere, educazione civica e musica, che sono stati realizzati nel corso dell’anno scolastico, volti a far acquisire e diffondere negli studenti una maggior consapevolezza ecologica, in merito al concetto di “sostenibilità” relativa agli alimenti, al loro consumo, produzione e conservazione, così come ai materiali recuperabili e riciclabili; il tutto finalizzato all’allestimento di un’area adibita a picnic e alla sua preparazione.
Ecco allora che, durante la mattinata di venerdì 28 aprile, nel nuovo giardino della scuola media – progettato dalla prof.ssa Maria Teresa Monfreda – che è stato inaugurato proprio in questa speciale occasione, i ragazzi delle classi 2^A, 2^C e 2^D hanno organizzato una “festa eco-sostenibile”, consumando e condividendo cibi biologici (naturali, casalinghi, km zero) e bevande (thè, spremute, frullati), da loro preparati e confezionati, presentando oggetti in legno (tovagliette, utensili, casette per gli insetti e le api), in cartone e carta riciclata, creati dalle loro mani, e allietando l’evento con canti e musica, ispirati al tema proposto.
Con le note evocative della canzone di Sergio Endrigo: “Ci vuole un fiore”, che ha dato il titolo all’intero progetto, coordinato dalle docenti: Lara Minardi (matematica e scienze), Alessandra Rovatti (lingua inglese), Sabrina Montinaro (lingua francese), coadiuvate dai colleghi, Carmela Nastro (matematica e scienze), Anna De Giovanni (tecnologia) e Fabio Rossi (musica), ha avuto inizio la festosa e variopinta “colazione ecologica”.
Attraverso questa esperienza, si è cercato di avvicinare i ragazzi al concetto di “transizione ecologica” con lo scopo di mostrare loro il mondo, la natura e l’ambiente non come fonte di preoccupazione per il futuro, ma come opportunità di comprensione dei fenomeni e dei processi naturali nei quali essi sono immersi, informandoli e rendendoli consapevoli di come le scelte di ogni giorno e l’impegno nel perseguire un obiettivo (Agenda 2030), come quello di una sana e corretta alimentazione, possano incidere concretamente sul loro stile di vita e sull’ambiente che li circonda. “I laboratori e le attività svolte – ha illustrato la prof.ssa Minardi – hanno avuto lo scopo di raccontare come ogni disciplina che gli studenti incontrano durante il loro percorso sia collegata in modo concreto, reale e tangibile al mondo di cui fanno parte. Dalle leggi matematiche che regolano i processi di crescita di fiori, foglie e frutti, ai processi biologici che accompagnano il passaggio delle stagioni, dalla tecnologia per realizzare fibre tessili e oggetti ecosostenibili alla scienza del riciclo e recupero dei materiali, i ragazzi si sono resi consapevoli di ciò che possono fare per affrontare al meglio le sfide ecologiche del presente e del futuro”.
Per il dirigente scolastico, prof. Davide Basano, “è stata un’emozione, dopo nove anni, inaugurare il primo giardino della scuola, decorato con tutta la creatività che gli studenti, guidati da insegnanti, pieni di cuore e di intelligenza, hanno saputo esprimere. L’idea del picnic ha attivato tante energie, incluse quelle delle famiglie e, in special modo, dei nonni”.
“Quando avverto così tanta attenzione al bene dei ragazzi e della scuola – ha commentato – penso davvero che ci sia speranza per un grande futuro!”.
Infine, “sono tante le persone a cui devo il successo di questa iniziativa: i miei professori, sempre disponibili ad andare oltre il loro dovere e a condividere i sogni del loro preside, i ragazzi, le famiglie, e non ultimo il Comune di Magenta, che è intervenuto riqualificando uno spazio vitale per la scuola, la quale si è prontamente attivata, aggiudicandosi fondi europei attraverso la presentazione di un valido progetto”.
Natalia Tunesi