Ci sono Aule e aule, destinate alla crescita e allo sviluppo di una solida, autentica e reale unità europea. Tralasciamo, per il momento, quelle di Bruxelles o di Strasburgo e rivolgiamo l’attenzione a quelle del Liceo ‘Donato Bramante’, dove, dallo scorso martedì 17 a venerdì 20 (sabato 21 la partenza), a fianco dei docenti ‘magentini’, quattro professori spagnoli dell’Istituto IES ‘Antonio Sequeros’ di Almoradi (Alicante), grazie al sostegno di fondi europei, sono stati impegnati in attività di Job Shadowing (lavoro-ombra), come previsto dal progetto Erasmus Plus nel settore dell’Istruzione.
“Dallo scorso anno scolastico – ci ha detto Daniela Invernizzi, coordinatrice dell’Erasmus Team dello Scientifico – intendiamo partecipare a programmi europei di mobilità internazionale per docenti e studenti, finalizzati a rendere migliore la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento“. Si è cominciato lavorando con i Valenciani, ricevuti con entusiasmo dal dirigente scolastico, Felice Cimmino – fervido sostenitore di ogni opportunità che miri all’internazionalizzazione dell’offerta formativa – dalla sua collaboratrice Roberta Ganzelmi insieme a Stefania Cattanei e ai docenti che hanno contribuito a organizzare l’accoglienza e a pianificare il fitto soggiorno professionale, ma non solo, di Francisco Pascual Canalez Lopez, Maria Jose Lopez Aracil, Didier Orts Fortuna e Pilar Ortuno.
Questi ultimi, per quattro giorni, dalle 8.00 alle 13.30, hanno avuto modo di conoscere e confrontare metodologie, materiali didattici e strumenti adottati al ‘Bramante’ nell’insegnamento dell’Inglese, dello Spagnolo, della Storia dell’Arte, delle Scienze e della Matematica con metodologia CLIL (ovvero l’uso della lingua inglese per parte del programma) in differenti sezioni e classi dell’Istituto di via Trieste. “Erasmus Plus costituisce un’ottima occasione per tessere relazioni, scambiare esperienze, acquisire nuove strategie di insegnamento e valutazione, migliorare la collaborazione tra colleghi di Paesi diversi nell’ottica di una dimensione europea della didattica“, ha sottolineato la prof.ssa Invernizzi, aggiungendo che: “Questa prima esperienza rappresenta per il ‘Bramante’ il punto di partenza per stabilire contatti utili alla nascita di partenariati per i futuri programmi Erasmus Plus“.
Passiamo al ‘dilettevole’. Come hanno trascorso i pomeriggi gli ospiti iberici? Quello dell’arrivo (Nos disculpamos por el mal tiempo), dopo il ‘light lunch’ di benvenuto presso l’edificio scolastico, è stato dedicato alla visita di Casa Giacobbe e del Museo della Battaglia, guidata da Pietro Pierrettori, e a quella della Basilica di San Martino, affidata al prof. Paolo Moneta. Poi, la sera, tutti a scaldarsi al tradizionale falò di Sant’Antonio. Nei giorni successivi: visita del centro di Milano con l’opportunità di ammirare l’Ultima Cena di Leonardo, dell’Abbazia cistercense di Morimondo e della Piazza Ducale di Vigevano. E, per gustare piatti della tradizione locale, giovedì, cena al ‘Glicine’, in quel di Carpenzago.
Alla visita dei quattro docenti seguirà, entro la fine dell’anno scolastico, quella di un gruppo di venti studenti spagnoli. Del resto gli ‘europei’ vanno coltivati da giovani; nel merito non possiamo non citare l’incontro – dal titolo ‘How to work in Europe’ – di numerosi allievi del ‘Bramante’con la prof.ssa Pilar Ortuno, docente di ‘Labour Education and Guidance’, che ha loro illustrato le opportunità lavorative per i cittadini europei nei paesi dell’UE.
